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Anna Malavasi

Ottima performance per Anna Malavasi nel trittico di Puccini all’Opera di Roma: “Anna Malavasi è prima una Frugola che sprizza energia da tutti i pori, il canto è baldo e giovanile, seducente nel sogno di “una casetta con un piccolo orticello”, poi una Badessa-carceriera severa e dai modi molto burberi al limite col sadico (maltratta personalmente una delle detenute, autorizza le percosse sulle due ree di aver perso la quindena), infine una Ciesca sensuale e provocante nel canto, nel costume e nella recitazione.” Michelangelo Pecoraro, Roma – Teatro dell’Opera: Il Trittico di Puccini e Michieletto, 29 aprile 2016. Disponibile all’indirizzo: http://www.operaclick.com/recensioni/teatrale/roma-teatro-dellopera-il-trittico-di-puccini-e-michieletto

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Gustavo Porta

Grandissimo successo per Gustavo Porta il 17 e 19 aprile al Teatro Carlo Felice di Genova nel ruolo di Andrea Chénier.

“Il tenore Gustavo Porta ha scolpito il suo Andrea Chénier, non solo con gli acuti folgoranti e chiari, d’una intensità e d’una lucentezza ineccepibili, ma ha dato prova di saper modellare e condurre la voce laddove era necessario e gli attacchi de «Un dì nell’azzurro spazio» (con standing ovation conseguente) del primo atto e la commovente «Come un bel dì di maggio» dell’ultimo atto, ne hanno dato saggio magistrale e hanno sottolineato, se mai ve ne fosse ancora bisogno, la grande caratura dell’interprete. Il personaggio Chénier rimane tenacemente solidale con i propri ideali verso l’amore cui è chiamato «Credo a una possanza arcana» e verso la patria che pure lo tradisce condannandolo a morte «Sì, fui soldato»: Gustavo Porta lo restituisce con eloquente ed espressivo fermento psicologico.” Francesco Cento, Andrea Chénier, 20 aprile 2016. Disponibile all’indirizzo: http://www.bellininews.it/articoli/CH%C3%A9nier%20Carlo%20Felice.htm

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Roberto Aronica

Roberto Aronica è stato uno straordinario Don José in Carmen al Teatro Comunale di Bologna. “Roberto Aronica, a questo punto della carriera, prelilige personaggi forti, dalla scrittura che sfocia nelle zone del tenore spinto se non drammatico. […] Nella serata del 18 marzo, invece, era in stato di grazia e ha superato se stesso. Il suo José è esemplare; virile, tutt’altro che uno stinco di santo, ma all’occorrenza dolce e carezzevole. L’aria del fiore è stato un momento di ottimo canto, morbido, ricco di nuances; ha smorzato alla perfezione il si bemolle 3 […] e per il resto ha cantato con passione delineando un personaggio molto convincente ma anche fuori dagli schemi consueti.” Silvano Capecchi, Bologna Teatro Comunale: Carmen, 21 marzo 2016. Disponibile all’indirizzo: http://www.operaclick.com/recensioni/teatrale/bolognateatrocomunalecarmen “Esplosivo negli acuti, al suo fianco, il Don José di Roberto Aronica, voce corposa, capace di smorzare il si nell’Aria del Fiore e di conferire accenti drammatici più che patetici al personaggio.” Lorenzo Baldini, Bologna, Teatro Comunale: “Carmen”, 23 marzo 2016. Disponibile all’indirizzo: http://www.gbopera.it/2016/03/bologna-teatro-comunale-carmen/ “Don José è interpretato da Roberto Aronica che riesce a far vibrare le viscere di chi ascolta, caratteristica rara e preziosa di una vocalità profonda ed intensa.” Francesca Clementoni, Teatro Comunale: la Carmen di Babina, 24 marzo 2016. Disponibile all’indirizzo: http://www.radiocittafujiko.it/musica/teatrocomunalelacarmendibabina

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Giuseppe Gipali

Giuseppe Gipali ha interpretato Edgardo in Lucia di Lammermoor a Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Modena. “Giuseppe Gipali è perfettamente a suo agio nel ruolo di Edgardo. Diversifica bene, con naturalezza e facilità di canto, gli stati d’animo del suo tormentato personaggio: dagli accenti già nostalgici dell’iniziale “Verranno a te sull’auree” in duetto con Lucia, al crescendo d’ira dell’incontro successivo, in cui giunge appena in tempo per assistere alle nozze della sua amata con lo sposo a lei imposto, all’eroismo romantico e maledetto della toccante scena finale. Sulla morte dell’infelice Edgardo lo  stupefacente velario che aveva contenuto e riempito di poetiche suggestioni la scena cade a terra, e una luce cruda e feroce inquadra e fissa la scena finale.”Patrizia Monteverdi, Piacenza – Teatro Municipale – Lucia di Lammermoor, 27 febbraio 2016. Disponibile all’indirizzo: http://www.operaclick.com/recensioni/teatrale/piacenza-teatro-municipale-lucia-di-lammermoor

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Dalibor Jenis e Raymond Aceto

Grandissimo successo a Sidney per Dalibor Jenis e Raymond Aceto, rispettivamente Miller e Conte di Walter, nella Luisa Miller di Verdi. Qui alcuni estratti dalle recensioni dello spettacolo: “Slovakian baritone Dalibor Jenis (Car’s 2014 Onegin in Sydney) is in glorious vocal form as her noble paterfamilias. Allowing just a hint of age to occasionally colour the voice, his powerful tone and creamy legato singing make him a dream Verdi baritone. His heroic upper register rings out straight as a die, never overcovering at the top. His radiant aria, Sacra la scelta è d’un consorte (The choice of a husband is sacred) is in many ways the opera’s ethical theme song and Jenis makes every note count.[…]Aceto as the intriguingly complex Count Walter has a warm, subtle voice, easily able to climb to the necessary heights and deliver a thrilling top note to end his Act I aria, Il mio sangue la vita darei. He’s a nice actor too.” Clive Paget, Review: Luisa Miller (Opera Australia), 12 febbraio 2016. Disponibile all’indirizzo: http://www.limelightmagazine.com.au/live-reviews/review-luisa-miller-opera-australia “Dalibor Jenis makes a welcome return to the Sydney stage as Miller to reprise his collaboration with Car. Seen together as lovers in Eugene Onegin, this time they play father and daughter, a relationship that Verdi later drew on between Gilda and Rigoletto. Jenis portrays a concerned and helpless parent, (literally) hamstrung by a lame leg. A walking stick is used with subtle but great effect to underscore his attempt so ‘stand up’ to forces greater than him. He colours his singing with the patina of age creating a velvet legato as in the expansive and paternal Sacra la scelta è d’un consorte contrasting with impotent rage especially evident in Ah! fu giusto il mio sospetto.[…] American bass Raymond Aceto made his OA debut as Count Walter. A thrilling voice and dramatic talent. A suitable foil to the equally thrilling and menacing tones of Daniel Sumegi’s impeccable depiction of Wurm.” Shamistha de Soysa, OPERA REVIEW: LUISA MILLER/OPERA AUSTRALIA, 15 febbraio 2016. Disponibile all’indirizzo: http://soundslikesydney.com.au/reviews/opera-review-luisa-milleropera-australia/20314.html “Slovakian baritone Dalibor Jenis delivers a glorious performance as Luisa’s father. He cuts a sympathetic figure and his acting has the ring of truth, but it is his voice, with its heroic upper register, creamy legato and powerful tone, coloured by just a hint of age, which really delights. He delivers his aria, which translates “The choice of a husband is sacred”, with subtle control and refined finish, and it is this individual song, as well as his duet with his daughter, and the several trios with the pair of lovers, that make up the most engaging and memorable moments of the opera.[…] Aceto sings the role of Rodolfo’s father with authoritative firmness both in voice and presence, but with a subtlety and occasional warmth of tone that brings an intriguing complexity to his character.” Alicia Tripp, Luisa Miller Review, 21 febbraio 2016. Disponibile all’indirizzo: https://theplusones.com/sydney/2016/02/21/luisa-miller-review/

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Giuseppe Gipali

Gipali ha interpretato Foresto in Attila di Verdi al Teatro Comunale di Bologna il 24, 27 e 30 di gennaio con un notevole successo di pubblico e critica: “Il quartetto protagonista è completato da Giuseppe Gipali: anche lui ben guidato dal podio si destreggia con efficacia nelle sue arie, cantante solido e sicuro capace di bei momenti soprattutto nella romanza del terz’atto.” Roberta Pedrotti, Il flagello disarmato, 24 gennaio 2016. Disponibile all’indirizzo: http://www.apemusicale.it/joomla/recensioni/28opera/opera2016/2474bolognaattila24012016 “Giuseppe Gipali con Foresto, l’amato di Odabella che ella credeva perduto e invece ritrova, regala agli spettatori un’interpretazione convincente con una buona musicalità e una presenza scenica accattivante.” Amelia di Pietro, “Attila” di Giuseppe Verdi. Regia di Daniele Abbado e direzione d’orchestra di Michele Mariotti, 1 febbraio 2016. Disponibile all’indirizzo: http://www.teatrionline.com/2016/02/attila-di-giuseppe-verdi-2/

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Elena Borin

Elena Borin il 13 dicembre ha interpretato il ruolo di Giannetta alla prima de L’elisir d’amore al Teatro Comunale di Bologna (direttore Stefano Ranzani/ Regia Rosetta Cucchi) con grande padronanza scenica e voce sicura, riportando un successo personale.

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Rocio Ignacio

Il 16 dicembre al Teatro Comunale di Bologna Rocio Ignazio ha interpretato una Adina spigliata e vezzosa ne L’elisir d’amore dando prova delle sue doti vocali e della sua bravura.

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Dalibor Jenis

Il 13 dicembre Dalibor Jenis ha debuttato con grande successo nel ruolo di Don Carlos di Vargas ne La forza del destino al Teatro Filarmonico di Verona (regia Pier Francesco Maestrini / direzione Omer Meir Wellber). Grande successo per tutti e in particolare per il nostro artista che ha dimostrato ancora una volta di essere un grande interprete del repertorio verdiano.

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Anna Malavasi e Kostantin Gorny

Anna Malavasi ha riportato un successo personale nel ruolo di “Maddalena” nel “Rigoletto” di Giuseppe Verdi a Firenze, al Teatro del Maggio Musicale, sotto la direzione del Maestro Zubin Mehta. L’artista ha confermato le sue grandi qualità vocali, unitamente alle straordinarie doti di attrice. Giorgio Giuseppini ha interpretato un grande Sparafucile per autorevolezza di suono e straordinaria stesura interpretativa. Konstantin Gorny ha tratteggiato uno stupendo Monterone dando prova di una autentica vocalità di basso verdiano, cantando un ruolo difficile e dalla tessitura acuta.

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Anna Malavasi
Gustavo Porta
Roberto Aronica
Giuseppe Gipali
Dalibor Jenis e Raymond Aceto
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